Un bel documentario fatto dalla RAI nel 1969 che illustra in modo reale quella che era allora l’organizzazione del Corpo dei Vigili Urbani di Milano, in un momento in cui la viabilità e conseguentemente l’infortunistica stradale erano considerate attività prevalenti. A dieci anni e poco più dalla sua nascita la Sezione Autoradio aveva raggiunto un livello di eccellenza tanto da farla considerare scherzosamente tra Colleghi “L’Università”. Le pattuglie dell’Autoradio, oltre ai rapporti di incidente effettuavano i rilievi foto-planimetrici del sinistro. Tutte le pattuglie oltre ad avere a bordo tutto il materiale di segnaletica orizzontale con cartelli di gomma (frecce direzionali, pedone, punto d’urto ecc. ecc.), coni in gomma con bande rifrangenti, cartello di segnalazione di incidente stradale, torce in cera, stecche di gesso e bastone con supporto per le stecche, aveva in dotazione anche una valigia di materiali di primo soccorso, il pallone di ventilazione Ambu, una bindella metrica con lunghezza di 20 mt. e la cassetta per le foto contenente una macchina fotografica Rolleiflex biottica formato 6×9, rullini fotografici Agfa da 400 asa e un Flash Professionale Braun mod. EF 3 con accumulatore al piombo, che all’epoca era l’attrezzatura utilizzata dai paparazzi. Lo schizzo da campagna che veniva eseguito dalla pattuglia successivamente passava all’ufficio topografi, dove vigili specializzati disegnatori, lo riproducevano in scala utilizzando le planimetrie originali di tutti gli incroci di Milano che erano conservate nei loro uffici. Il Rapporto di incidente redatto dal Vigile principalmente in modo amanuense veniva poi controllato da un Vice Capo Drappello che verificava che tutto fosse a posto, lo vistava e tornava al vigile che lo aveva redatto per la firma. Successivamente passava all’Ufficio Dattilografi dove veniva battuto a macchina in triplice copia, un originale e due in carta velina realizzato con fogli di carta carbone tra una copia e l’altra.
Associazione Polizia Locale di Milano
